|
Psicoterapia BambiniLa psicoterapia per bambini è utile per superare vari tipi di disagi, paure, fobie, difficoltà ad affrontare specifiche situazioni, timidezza estrema e chiusura relazionale. La psicoterapia del bambino si effettua seguendo le esigenze specifiche del bimbo, secondo le priorità concordate con i genitori..
I bambini spesso dimostrano il proprio disagio attraverso vari sintomi quando non sono in grado di descrivere con le parole ciò che provano. In alcuni casi non sono pienamente consapevoli del malessere ma lo esprimono attraverso vari segnali:
Quando la psicoterapeuta per bambini riceve una richiesta di aiuto, incontra in primo luogo i genitori per ascoltare le loro preoccupazioni e richieste, ed acquisire informazioni sul bambino. Successivamente, incontra il piccolo in alcune sedute con l’obiettivo di entrare nel suo mondo per iniziare a costruire un buon rapporto con lui. Attraverso l’interazione con il bambino mediante il gioco, la psicoterapeuta acquisisce informazioni per comprendere la situazione del minore, le sue necessità e i problemi psicologici, facendo ipotesi cliniche su ciò che li ha causati e su quello che può essere utile per risolverli. Dopo i primi colloqui di conoscenza, la psicologa offrirà la sua visione della situazione ai genitori. La psicoterapeuta per bambini concorderà con i genitori gli obiettivi della terapia. Il rapporto con i genitori sarà utile anche in futuro perché attraverso colloqui periodici essi saranno informati dell’andamento ed aiutati quando necessario. Molto spesso i bambini scambiano il loro disagio con “l’errore“ e, quindi, piuttosto che sentirsi bisognosi di aiuto, qualche volta potrebbero sentirsi cattivi o sbagliati. Talvolta, anche i genitori, potrebbero fare un po’ di confusione tra questi due ambiti, ad esempio quando si arrabbiano di fronte a comportamenti o ad atteggiamenti che denotano disagio o sofferenza, come se fossero capricci o sbagli da rimproverare. Nei colloqui di presa in carico, la psicologa per bambini dovrà infatti aver cura di dare l’idea al minore che lui non è cattivo né sbagliato. Lo psicologo non è un giudice che stabilisce chi sono i buoni e chi i cattivi, è una persona che lavora per aiutare altre persone a stare meglio. Quando i bambini comprendono di non essere messi sotto accusa e che ciò che è successo loro fa parte dei disagi che anche altri possono provare, divengono interessati a farsi aiutare. Di solito, se si sentono rispettati e compresi, non rifiutano questa opportunità. |